mercoledì 4 novembre 2009

CASO CASSANO, GARRONE PRIMA PARLA POI RITRATTA

In un'intervista a Radio Capital, il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone aveva parlato della mancata convocazione di Cassano in Nazionale da parte di Lippi. Il presidente doriano aveva dichiarato: "Il giocatore ha una spiegazione che conosco anche io e di cui non intendo parlare. Non ho mai parlato con Lippi, ma può darsi che un giorno questa storia venga fuori, e sarà una storia molto molto brutta".

Immediatamente media e tifosi si erano messi alla caccia di infomrazioni per svelare l'arcano. Sui blog di calcio e sui social network come Facebook e Twitter no si parlava d'altro. Poi è arrivata la smentita da parte dello stesso Garrone.

"Intendo precisare che non esiste nessun fatto grave o dietrologia d'alcun genere dietro le mancate convocazioni di Antonio Cassano in Nazionale. Il ct Lippi, nell'esercizio delle sue funzioni, che peraltro rispetto in toto, ha l'autorità di chiamare in azzurro chi logicamente meglio crede e reputa maggiormente funzionale al suo progetto. Le frasi da me rilasciate avevano il solo intendo di comprenderne il motivo. Provo rammarico pensando a come il mio pensiero, peraltro espresso più da amante del calcio che da addetto ai lavori, possa aver scatenato un tale putiferio mediatico. Non era mia intenzione mettere in difficoltà la Federazione, Lippi o lo stesso Cassano. Alla Nazionale italiana siamo tutti molto affezionati, ne siamo tutti tifosi. Proprio per questo ogni argomento che gravita attorno ad essa scatena un'attenzione ed una morbosità forse troppo spesso esagerata."

Un dietro-front dettato senza dubbio da motivazioni "politiche", e forse dal rimprovero di Cassano che, se fosse vero quello che dichiarato il suo presidente in prima istanza, non avrebbe alcun interesse a far emergere i veri motivi della mancata convocazione. Alla fine di tutto questo vociare, fatto di mezze ammissioni, dietrologie e smentite del giorno dopo, a rimetterci è la squadra azzurra che perde uno dei suoi migliori talenti in vista dei Mondiali, e senza nemmeno sapere il perchè.

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