sabato 7 novembre 2009

CASO CASSANO, LA LETTERA DI UN BARESE

Ecco una lettera che un concittadino di Cassano gli ha inviato in merito alla sua mancata convocazione ai Mondiali. La pubblico, anche se non ne condivido nemmeno una parola.

Caro Cassano,
le scrivo - da suo concittadino e tifoso - per offrirle un suggerimento o almeno uno spunto di riflessione. Anche se sono andato via da Bari per ragioni di lavoro quando lei non era ancora nato, conosco bene il carattere tenace e a volte ostinato o addirittura irruente della nostra gente. Per indole e temperamento, come del resto la gran parte dei meridionali, noi siamo agli antipodi di quello stereotipo (o se vuole, luogo comune) per cui si dice che in genere i piemontesi sarebbero "falsi e cortesi". Ma spesso ne paghiamo le conseguenze, magari anche più di quanto meriteremmo.

Immagino quanto lei tenga a giocare in Nazionale e ricordo bene le sue prestazioni nelle ultime due edizioni dei Campionati europei, prima con Trapattoni e poi con Donadoni. Lo sputo di Totti, il re della Roma calcistica, in faccia a un avversario; il suo pianto davanti a tutti al momento dell'eliminazione; le belle giocate al servizio dei compagni. E oltre al talento, apprezzo ora in particolare la sua compostezza in campo con la maglia della Sampdoria, con un altruismo che rischia spesso di risultare perfino eccessivo.

Ma lei sa, e l'ha dichiarato recentemente in pubblico, che l'attuale ct non ha intenzione di convocarla per i prossimi Mondiali in Sudafrica. E conosce, meglio di chiunque altro, le ragioni tecniche o di altro genere di questo atteggiamento nei suoi confronti. Ma ormai questo tormentone polemico dura da troppo tempo, danneggiando innanzitutto la sua immagine di calciatore e poi turbando in qualche modo il tifo intorno alla Nazionale. Non se ne può più.

Ecco, allora, il mio suggerimento. Lasci stare. Prenda lei l'iniziativa e annunci, magari con dispiacere ma senza iattanza, che rinuncia a questi Mondiali. Non per spocchia o ripicca, ma per attaccamento alla maglia azzurra, per rispetto della Nazionale. Sarebbe un bel gesto, da parte sua; un gesto patriottico. E tutti i suoi estimatori e tifosi, me compreso, l'apprezzerebbero sicuramente.

Giocherà meglio lei in campionato. Giocherà meglio la Nazionale in Sudafrica. E anche il nostro ct forse si sentirà più sereno.

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